Guida ad un corretto stoccaggio

Una guida ad un corretto stoccaggio delle sostanze pericolose in azienda è di fondamentale importanza. Le sostanze pericolose sono presenti in molti ambiti della vita quotidiana, anche nelle aziende sono molto presenti. Spesso, le sostanze pericolose devono essere depositate sotto forma di materie prime o di prodotti ausiliari per la produzione di merci e ai fini dell’utilizzazione in aziende industriali e artigianali. Lo stoccaggio corretto di tali sostanze permette di evitare diversi pericoli per l’uomo, l’ambiente e i beni. Talvolta i pericoli sopravvengono solo al contatto con altre sostanze. Pertanto si deve prestare la dovuta attenzione anche allo stoccaggio combinato di diverse sostanze pericolose. La guida ad un corretto stoccaggio di sostanze pericolose richiede sempre l’osservanza dei punti qui di seguito esposti.

Possibili pericoli:

  • Incendio/esplosione  = Effetti = Formazione di gas e vapori tossici, esplosioni, reazioni secondarie, impatto su suolo, acque sotterranee e superficiali causato dall’acqua inquinata utilizzata per spegnere incendi
  • Inondazioni = Effetti = Impatto sull’ambiente causato dall’acqua inquinata
  • Perdite o smaltimento non conforme = Effetti = Diffusione di sostanze tossiche e pericolose per l’ambiente

Un problema rilevante è costituito dal fatto che molti collaboratori ignorano quali siano le sostanze «pericolose», che cosa significhi effettivamente «stoccare correttamente queste sostanze» e quali prescrizioni vadano osservate nei singoli casi. Da questa situazione deriva un rischio considerevole per i responsabili.

Reazioni pericolose

L’idrogeno è un gas altamente infiammabile, capace di formare miscele esplosive a contatto con l’aria, l’ossigeno o il cloro. È prodotto dall’azione di acidi su metalli vili (ad es. alluminio, zinco, nichel, ferro) o dal contatto di acqua o di umidità atmosferica con metalli alcalini (ad es. sodio, potassio) o di soluzioni alcaline con, ad esempio, l’alluminio.

Se l’acido nitrico entra in contatto con segatura, trucioli di legno, cascami di lana, carta, resti di cotone, cellulosa o altri materiali organici finemente ripartiti, si formano gas nitrosi tossici. A seconda delle circostanze specifiche possono verificarsi incendi, autocombustioni o addirittura esplosioni.

Forti agenti ossidanti, come ad esempio il perossido di idrogeno concentrato, possono provocare incendi a contatto con materiali organici come legno, carta, cartone ecc. Insieme a prodotti chimici organici (ad es. l’acido formico) il perossido di idrogeno può causare violente reazioni di decomposizione anche di tipo esplosivo.

Sotto forma di gas l’acido cianidrico (acido prussico) è altamente infiammabile e, se inalato, molto tossico. Si forma, ad esempio, quando composti di cianuro entrano in contatto con acidi.

L’acido solfidrico è un gas estremamente tossico e altamente infiammabile, che insieme all’aria forma una miscela esplosiva. Miscele gassose tossiche derivano principalmente dall’azione di acidi su solfuri.

L’acido solforico concentrato, miscelato con una soluzione di soda caustica concentrata, provoca un riscaldamento (reazione esotermica) talmente forte da riuscire talvolta a far ribollire o fuoriuscire liquido corrosivo per la pelle.

Attraverso il contatto tra candeggina (disinfettante nel trattamento dell’acqua) e acidi si forma gas di cloro tossico.

Come deve avvenire lo stoccaggio dei prodotti chimici?

Le sostanze pericolose sono stoccate in modi molto diversi, per lo più su scaffalature o a blocchi. Fintanto che i depositi sono piccoli, le modalità non influiscono in misura sensibile sul pericolo di incendi e di incidenti rilevanti. Più sono grandi le quantità di sostanze depositate, più cresce l’importanza del tipo di stoccaggio rispetto al pericolo che si verifichi un evento. Il tipo di stoccaggio influisce direttamente sulla scelta delle misure di sicurezza.

Tipi di stoccaggio

Tra i tipi di stoccaggio più sicuri la SEPA fornisce:

  • Armadi di contenimento per sostanze infiammabili e chimiche aggressive
  • Container (in lamiera semplice o coibentati con pannelli poliuretanici) dotati di  scaffalatura interna e vasca di contenimento per lo stoccaggio di fusti o cisternette
  • Container REI o EI 90 e 120 (fattori di protezione al fuoco), sempre con scaffalatura interna e vasca di contenimento per lo stoccaggio di liquidi infiammabili o esplosivi, contenuti in fusti o cisternette in ambiente ATEX controllato
  • Depositi portabombole in acciaio zincato e rete di protezione per lo stoccaggio di gas vari

Tipi di contenitori

I contenitori e gli imballaggi di sostanze pericolose devono avere una resistenza meccanica, termica e chimica sufficiente per sopportare le sollecitazioni cui sono sottoposti nell’azienda. Devono infatti garantire una conservazione e un trasporto sicuri delle sostanze all’interno dell’azienda. Per il trasporto al di fuori dell’area aziendale, sulle strade pubbliche o per ferrovia, possono essere utilizzati solo colli e contenitori esaminati e ammessi in conformità a ADR/RID. Inoltre va definita la loro compatibilità (resistenza chimica). I contenitori di plastica per il trasporto hanno una durata massima di utilizzo, che nella maggior parte dei casi è di cinque anni.

Tra le possibili soluzioni per il contenimento di sostanze pericolose ed un corretto stoccaggio noi di SEPA disponiamo di:

Fusti

Cisternette (o IBC)

  • modello base
  • modello ATEX (per ambienti  e ZONE EX a rischio esplosione)
  • modello Food (per alimenti)

Taniche

  • taniche in acciaio INOX AISI 304

Secchi con e senza coperchio

Fusti di erogazione

Contenitori per olio esausto in polietilene

  • contenitori per olio easusto (a doppia camera, una a contatto con l’olio e l’altra più grande per il contenimento in sicurezza) per          
    • OLIO MINERALEcolore nero
    • OLIO IDRAULICO              colore grigio
    • OLIO VEGETALE                colore verde
    • EMULSIONI OLEOSE         colore giallo
    • OLIO FRENI                       colore arancio
    • ANTIGELO                         colore azzurro
    • OLIO DIELETTRICO          colore rosso

Big bag (o Sacconi per imballaggio e trasporto rifiuti o materie prime)

  • Per trasporto rifiuti polverosi
  • Omologati per trasporto rifiuti speciali (solidi e amianto)
  • Omologati per trasporto rifiuti pericolosi (“R” nera su sfondo giallo)
  • Filtranti per la disidratazione dei fanghi
  • Certificati per uso alimentare

Contenitore per accumulatori easusti

  • contenitori in polietilene a doppia camera (per stoccaggio ACCUMULATORI ESAUSTI e BATTERIE)

Contenitori per R.U.P. (rifiuti urbani pericolosi)

Di forma cilindrica verticale, a fondo piano. In acciaio zincato anticorrosione per esposizione permanente agli agenti atmosferici (per stoccaggio bombolette spray, contenitori acqua ragia, solventi, pesticidi, cere per mobili, colle)

Guida ad un corretto stoccaggio contenitori vuoti

I fusti e le taniche contenenti quantità residue di sostanze pericolose celano grossi pericoli. Ad esempio nei liquidi facilmente infiammabili si formano miscele di vapori esplosivi a contatto con l’aria. Pertanto i contenitori vuoti contaminati o con residui vanno trattati come quelli pieni. È necessario tuttavia stoccarli separatamente da quelli non vuoti e designarli chiaramente come «vuoti». I contenitori vuoti e puliti conformemente alle prescrizioni devono essere privati delle etichettature e delle avvertenze o di qualsiasi segno di riconoscimento.

Guida ad un corretto stoccaggio rifiuti speciali

Di norma, le sostanze pericolose non più utilizzate sono considerate rifiuti speciali. Fino al loro smaltimento, esse vanno trattate esattamente come le altre sostanze pericolose. Vanno quindi fatte rientrare in una classe di pericolo, non possono essere mescolate e devono essere stoccate in modo adeguato. Contenitori omologati R nera su sfondo giallo.

Lascia un commento