Le sostanze, i preparati (le miscele) e gli oggetti (solidi, liquidi e gassosi) possono considerarsi pericolosi quando presentano caratteristiche pericolose tali da mettere in pericolo la vita e la salute di uomini e animali, da inquinare l’ambiente e danneggiare i beni. Chi produce queste sostanze deve elaborare delle schede di sicurezza secondo il CLP, che descrivono le relative caratteristiche delle sostanze e gli aspetti riguardanti la sicurezza e l’ambiente.
COS’È IL CLP?
CLP è l’acronimo di Classification Labelling and Packaging. Il CLP è un sistema di classificazione delle sostanze pericolose applicabile a tutti i settori industriali, che garantisce la circolazione in sicurezza di tali sostanze e, al contempo, la salute dell’uomo e dell’ambiente. Il CLP indica il sistema europeo attualmente vigente.
A livello mondiale, le sostanze sono classificate dal sistema delle Nazioni Unite, il GHS. La normativa europea è stata armonizzata con il GHS tramite l’emanazione del regolamento europeo n. 1272/2008 (c.d. regolamento CLP)
SOSTANZE PERICOLOSE E REGOLAMENTO CLP
Le disposizioni del regolamento definiscono le sostanze critiche e stabiliscono obblighi di informazione per gli operatori del mercato:
- elenco di sostanze con le rispettive classificazioni armonizzate e i rispettivi elementi di etichettatura armonizzati a livello comunitario;
- inventario delle classificazioni e delle etichettature di sostanze;
- obblighi;
- fabbricanti, importatori ed utilizzatori a valle devono classificare le sostanze e le miscele immesse sul mercato;
- i fornitori sono obbligati ad etichettare ed imballare le sostanze e le miscele immesse sul mercato;
- fabbricanti, produttori di articoli ed importatori sono tenuti a classificare le sostanze non immesse sul mercato soggette all’obbligo di registrazione o notifica ai sensi del regolamento (CE) n. 1907/2006
SOSTANZE PERICOLOSE. QUALI I PERICOLI?
Il CLP suddivide i pericoli in:
- pericolo-chimico-fisico (esplosivo, gas, infiammabile, ossidante, corrosivo)
- pericolo per la salute umana (tossico acuto, gravi effetti per la salute, effetti più lievi per la salute)
- pericolo per l’ambiente (pericoloso per l’ambiente)
- altri pericoli
SOSTANZE PERICOLOSE CLASSIFICAZIONE E PITTOGRAMMI
Le sostanze pericolose devono essere specificatamente contrassegnate da un simbolo di pericolo. Ad ogni pericolo corrisponde un pittogramma che dà indicazione visiva, e quindi più immediata, dei rischi:
GAS SOTTO PRESSIONE
Si utilizza sulle bombole del gas ed indica il pericolo di esplosione se riscaldato. Le misure di prevenzione sono: protezione dai raggi solari, utilizzo di guanti termici e schermo facciale, protezione degli occhi.
ESPLOSIVO
Si trova sui fuochi di artificio e sulle munizioni. Il pittogramma indica che il prodotto è esplosivo e che, in caso di incendio, può provocare un’esplosione di massa: deve essere tenuto lontano da fonti di calore, scintille, fiamme libere e superfici riscaldate. Nelle vicinanze non si deve fumare e sono necessari guanti, indumenti protettivi e protezioni facciali per occhi e viso.
COMBURENTE O OSSIDANTE
Il pittogramma si può trovare su decoloranti ed ossigeno a scopi medici. Il prodotto non deve essere avvicinato a fonti di calore, scintille, fiamme libere e superfici riscaldate. L’operatore che lo utilizza deve proteggersi con dispositivi di protezione individuale ed indumenti protettivi e sciacquare abbondantemente con acqua sia i tessuti che la pelle.
INFIAMMABILE
Si utilizza per gas, aerosol, liquidi, vapori e solidi infiammabili ed altamente infiammabili. È il simbolo utilizzato per l’olio per lampade, la benzina e l’acetone. È vietato vaporizzare su fiamma libera o altra fonte di accensione ed è necessario tenere lontano da fonti di calore, scintille, fiamme libere e superfici riscaldate. L’operatore non deve fumare nelle vicinanze, deve conservare il recipiente ben chiuso e lontano dai raggi solari.
CORROSIVO
Si utilizza per prodotti disgorganti, acido acetico, acido cloridrico, ammoniaca; indica che può essere corrosivo per i metalli e provocare ustioni cutanee e lesioni oculari gravi. L’operatore non deve respirare il prodotto, deve conservarlo nel contenitore originale e sottochiave, indossare i dispositivi di protezione individuale per utilizzarlo.
PERICOLOSO PER LA SALUTE
Lo troviamo su detersivi, detergenti per il bagno, fluidi refrigeranti. Il simbolo indica possibili irritazioni delle vie respiratorie, sonnolenza, vertigini, reazioni cutanee allergiche, irritazioni oculari e danno all’ambiente: i prodotti che recano questo pittogramma distruggono l’ozono della parte superiore dell’atmosfera. L’operatore deve contattare subito il centro antiveleni in caso di ingestione, sciacquare accuratamente pelle ed occhi dopo l’uso, utilizzare il prodotto in ambienti ventilati.
Il simbolo è apposto su pesticidi, biocidi, metanolo ed indica che il prodotto è tossico e letale se ingerito, deve essere utilizzato in ambienti ventilati e, in caso di ingestione, deve essere contattato il centro antiveleni.
Il pittogramma si trova su Trementina, benzina ed olio per lampade. Il prodotto può provocare lesioni agli organi e danni alla fertilità se ingerito o inalato, è cancerogeno ed è letale se ingerito.
Il simbolo è apposto su pesticidi, benzina, trementina, indica che il prodotto è molto tossico per gli organismi acquatici di lunga durata. L’utilizzatore non deve disperderlo nell’ambiente.
PRINCIPI DI BASE PER GESTIRE LE SOSTANZE PERICOLOSE
Per la gestione delle sostanze pericolose è importante seguire dei principi base sia in fase di acquisto che di utilizzo che di smaltimento dei contenitori.
Nell’acquisto occorre tener conto di:
– Utilizzare il meno possibile detergenti speciali
– Utilizzare prodotti concentrati per ridurre anche il trasporto al minimo possibile
– Acquistare confezioni ricaricabili, imballaggi ecologici, grandi contenitori
– Verificare la concentrazione di utilizzo
– Acquistare possibilmente solventi acquosi
– Fare attenzione alla compatibilità dei detergenti con il separatore al fine di evitarne in seguito problemi di funzionalità
– Richiedere le schede di sicurezza in caso di acquisto di nuovi prodotti
Nell’utilizzo occorre far in modo che:
– I dispositivi di protezione indicati nelle schede di sicurezza siano utilizzati durante la manipolazione delle sostanze pericolose.
– Si ricorra a sistemi di dosaggio e che si rispettino le dosi consigliate dal produttore. La quantità della sostanza pericolosa utilizzata deve essere la minore possibile
Nelle operazioni di smaltimento dei contenitori è necessario che:
– i contenitori vengano svuotati completamente. In questo modo i contenitori possono essere smaltiti come ferro vecchio, altrimenti sono rifiuti pericolosi (il cui smaltimento è tra le altre cose, più costoso).
NELLA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE ALL’INTERNO DELL‘AZIENDA SONO NECESSARIE LE SEGUENTI OPERAZIONI
RILEVAZIONE:
È obbligatorio avere una lista sempre aggiornata delle sostanze pericolose stoccate. La raccolta di queste informazioni sulle sostanze pericolose serve soprattutto a valutare:
– Se per ogni sostanza pericolosa utilizzata in azienda esiste una scheda di sicurezza attuale e secondo quali modalità essa viene archiviata;
– Se e come le informazioni contenute nelle schede di sicurezza vengono trasmesse agli addetti; – Se il personale utilizza anche i relativi dispositivi di protezione individuale;
– Come queste sostanze pericolose vengono stoccate durante e prima dell’utilizzo;
– Come avvengono l’acquisto, il trasporto interno ed il travaso.
Le schede di sicurezza devono sempre accompagnare i prodotti acquistati. Il fornitore ha il compito di adempiere a questo obbligo e di garantire l’attualità delle schede di sicurezza. È sicuramente opportuno archiviare le schede di sicurezza arrivate in un raccoglitore specifico. Le schede di sicurezza non più attuali devono invece essere eliminate.
SOSTANZE PERICOLOSE STOCCAGGIO
La conservazione di sostanze pericolose in imballaggi e contenitori chiusi con l’intento d’impiegarle all’interno dell’azienda, di trasportarle o di consegnarle a terzi avviene attraverso lo stoccaggio. (link al Contenuto Guida ad uno stoccaggio corretto) La durata di conservazione in un deposito è generalmente superiore a 8 ore.
Una messa a disposizione di breve durata in vista di un processo di fabbricazione o di una consegna oppure un deposito breve dopo una consegna non è considerato stoccaggio. Anche in questi casi, è comunque necessario adottare misure di sicurezza simili e adeguate.
Si deve fare particolare attenzione ad un corretto stoccaggio delle sostanze pericolose. È sicuramente opportuno acquistare armadi di sicurezza o attrezzare uno specifico magazzino delle sostanze pericolose. Al riguardo esistono anche dei requisiti da rispettare.
– Se vengano stoccate sostanze pericolose liquide, le sostanze pericolose devono essere stoccate in vasche di contenimento e secondo le indicazioni delle schede di sicurezza: minimo 100% della capacità del contenitore più grande o 50% della capacità di tutti i contenitori assieme;
– Se vengono stoccate sostanze infiammabili, è sicuramente opportuno stoccare contemporaneamente meno di 500 litri di tali sostanze, altrimenti è obbligatorio richiedere il Certificato di protezione Incendi;
– Se vengono stoccati gas liquidi le bombole devono essere assicurate con una catena
MARCATURA:
Sia le sostanze pericolose che i rifiuti pericolosi devono essere contrassegnati in ogni fase di attività (stoccaggio, trasporto interno, utilizzo in produzione). A partire dal 2013 il regolamento dell’Unione Europea relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele chimiche ha introdotto dei nuovi pittogrammi di pericolo. I nuovi pittogrammi a forma di rombo indicano la natura dei pericoli associati all’uso di una sostanza o miscela pericolosa. Sulle etichette i pittogrammi sono accompagnati da avvertenze, indicazioni di pericolo e consigli di prudenza, oltre che da informazioni sul prodotto e sul fornitore.